È arrivata la notizia che in tanti attendevano da tempo, la Sardegna dal 01 marzo diventerà zona bianca, la prima in Italia dopo un anno di sofferenza e preoccupazioni.
Ci saranno restrizioni più blande ancora da definire ma probabilmente ci saranno una serie di riaperture che ci riporteranno a una sorta di normalità sicuramente attesa.
Zona bianca non significa liberi tutti, questo deve essere chiaro.
Significa con prudenza provare a vivere una vita normale anche se normale non potrà essere fino a quando non saremo vaccinati tutti.
Questo perché, diciamolo, fino a quando non saranno vaccinati tutti gli esseri umani di questo pianeta terra non saremo al riparo da nulla. Nel frattempo essere prudenti e non rischiare la vita propria e quella degli altri sarebbe consigliabile oltre che intelligente perché zona bianca o di qualunque colore non conta davvero nulla.
La Zona bianca rappresenta però anche una grande speranza per chi ancora soffre le limitazioni dovute (non dimentichiamolo) a un numero elevato di contagi e di decessi. Per questo ancora con più convinzione dobbiamo essere esempio e modello per provare a dimostrare che la normalità è raggiungibile con prudenza e coscienza (limitando la casualità che esiste sempre).
Modello anche per un altro aspetto non secondario: la Sardegna ha l’occasione per costruire prima delle altre (e magari insieme alle altre, per quando saranno pronte) un modello sociale ed economico per la ripartenza anche grazie ai fondi del Next Generation EU con un primo banco di prova importante, il turismo e la cultura.
Provare a far ripartire questi due settori gravemente colpiti dalla pandemia può essere una occasione per costruire un nuovo modo di viaggiare e essere cittadini temporanei (anche dei cittadini italiani nel turismo e socialità interne alla nazione) con una consapevolezza e attenzione che inevitabilmente dovrà essere diversa.
Costruire questo è urgente in chiave moderna, sostenibile, intelligente e anche utile.
Proviamo a non perdere tempo dietro meschinità, miopie e ottusità: la Sardegna inizi a progettare il futuro diventando il laboratorio del nuovo modello dell’Italia turistica e culturale, ma anche di una nuova socialità più attenta e consapevole, innovativa: senza paura, adesso.
La Sardegna è Zona Bianca e noi faremo di tutto per restarci ma questo regalo non dobbiamo sprecarlo, per noi, per l’Italia, per le persone che hanno lasciato la vita in questo disgraziato anno.
Abbiamo bisogno di costruire un nuovo futuro, per noi, per tutti.